I Rettili
Testuggine palustre americana
Trachemys scripta elegans
- Classe Rettili
- Ordine Testudinata
- Famiglia Emydidi
Specie ad ampia distribuzione nelle America e di cui si riconoscono molte sottospecie. A causa di un intenso commercio di esemplari vivi ed al susseguente rilascio in natura è oggi presente allo stato selvatico in diverse parti del mondo. La presenza di questa specie assai adattabile e accanita predatrice finisce per costituire una grave minaccia per gli ecosistemi.
Testuggine comune
Testudo hermanni
- Classe Rettili
- Ordine Cheloni
- Famiglia Testudinati
E’ la testuggine tipica della regione mediterranea dell’Europa occidentale sino alla Bulgaria, un tempo abituale ospite dei nostri giardini. Cade in latenza a fine ottobre e si risveglia tra marzo e aprile. Le femmine adulte depongono annualmente sino a 12 uova. Il rilascio di testuggini acquistate all’estero costituisce una ulteriore minaccia per la conservazione della nostra Testuggine di Hermann, andando ad inquinare il patrimonio genetico delle poche popolazioni superstiti. E’ considerata In Pericolo dalla Lista Rossa dei Vertebrati Italiani.
Testuggine marginata
Testudo marginata
- Classe Rettili
- Ordine Cheloni
- Famiglia Testudinati
E’ la più grossa testuggine presente in Italia ma la sua origine è la Grecia. E’ stata infatti introdotta in Sardegna in tempi storici. Può raggiungere una lunghezza del carapace di 30 cm. Il suo habitat è la macchia mediterranea e trascorre i mesi freddi – e anche quelli più caldi – sottoterra. Le femmine depongono sino a 12 uova tra maggio e giugno e i piccoli schiudono dopo circa tre mesi. E’ catturata per il commercio di esemplari vivi ma severamente protetta dalla legislazione nazionale ed internazionale.
Testuggine dai piedi rossi
Chelonoides carbonarius
- Classe Rettili
- Ordine Cheloni
- Famiglia Testudinati
Vive in America centrale e meridionale in ambienti a savana e foreste aperte. Può raggiungere una lunghezza del carapace di 50 cm. Più volte all’anno le femmine depongono sino a 15 uova. Erbivora, è catturata per uso alimentare e per il commercio internazionale di animali. E’ inclusa nella Appendice II della CITES.
Testuggine stellata indiana
Geochelone elegans
- Classe Rettili
- Ordine Cheloni
- Famiglia Testudinati
Vive in Pakistan, India sud-occidentale e Sri Lanka. Il carapace raggiunge una lunghezza di 28 cm. Alimentazione prevalentemente erbivora anche se i giovani possono predare insetti e lumache. La femmina può deporre 2-3 volte all’anno; l’incubazione delle uova dura in media 120 giorni. La specie non è in immediato pericolo ma è inclusa nella Appendice II della CITES.
Testuggine del Sahel
Centrochelys sulcata
- Classe Rettili
- Ordine Cheloni
- Famiglia Testudinati
E’ la testuggine più grande che viva oggi fuori dalle isole, raggiungendo una lunghezza del carapace di 80 cm ed un peso di 60 Kg. La sua area di distribuzione include le savane secche che si estendono longitudinalmente a sud del Deserto del Sahara, dal Senegal all’Eritrea. Ottima scavatrice, depone sino a venti uova che si schiudono dopo circa 80 giorni di incubazione. Sfugge ai periodi di siccità rifugiandosi in tane da essa stessa scavate. E’ in declino numerico e quindi è considerata Vulnerabile dalla IUCN ed è inclusa nella Appendice II della CITES.
Testuggine gigante di Aldabra
Aldabrachelys gigantea
- Classe Rettili
- Ordine Cheloni
- Famiglia Testudinati
Quando le testuggini o Cheloni comparvero nel Triassico superiore, possedevano già una corazza costituita da uno scudo o carapace (superiormente), formato da piastre ossee rivestite a loro volta da piastre cornee, al quale sono unite le coste toraciche saldate tra loro. Inferiormente vi è un piastrone ventrale più appiattito, costituito da piastre fuse rivestite anch’esse di scudi cornei. La Testuggine gigante di Aldabra può raggiungere una lunghezza del carapace di un metro ed un peso di 120 Kg. Ogni tre anni la femmina depone da 4 a 14 uova che si schiudono circa 200 giorni dopo. Si nutre principalmente di erbe e foglie e solo raramente di prodotti di origine animale. E’ inclusa nella Appendice II della CITES.
